Cable Street.
Vengo da un Paese in cui si fa a gara a prendere le parti di un sovrano assoluto di uno Stato teocratico, di un tale che sostiene che il processo a Galileo fosse giusto[1], che gli Indios non siano proprio stati sterminati, che Auschwitz dopotutto è una noterella a margine dell'odio che hanno per i suoi correligionari, di un signore che ripete che la fede (la sua e solo la sua, ovviamente) debba avere sempre l'ultima parola - per chi ci crede e non, di un potente che aizza politici e opinionisti contro donne e malati che vogliono decidere del proprio corpo.
Apprezzo sempre più il vivere in un Paese in cui un membro del Parlamento si dimette per non essere riuscito a evitare che l'università della sua circoscrizione abbia dato dignità di interlocutori[2] a un negazionista e a un fascista.
Il titolo del post viene dalla strada in cui finì il tentativo inglese di Marcia su Roma. E' interessante notare come all'epoca il rabbinato centrale di Londra avesse sconsigliato ai propri fedeli di rispondere alla provocazione fascista - e i fedeli, o almeno parte di essi, se ne infischiarono bellamente del consiglio...
[Se ne discute anche da Lisa/Ms.Tupaia, divagando (ma con fonti) da Bucknasty, in una riga da Aioros, da Lisa/Paniscus con seconda parte, rassegna stampa estera da Gilthas.]
[1] Sì, ho letto The Sleepwalkers, è uno dei libri che mi ha cambiato la vita, lo so che Galileo nei suoi guai ci è marciato a passo di carica, e aveva anche un ego smisurato. Resto dell'idea che la colpa della censura cada sul censore e non sul censurato - cosa volete, da queste parti si usa così.
[2] Tendo a far notare il punto sottile: non si mette in dubbio la possibilità del BNP di esistere, né del signor Irving di sostenere le proprie teorie. Si nega loro dignità di interlocutori accademicamente rilevanti, soprattutto se l'accademia è una delle più prestigiose del mondo e soprattutto se manca la possibilità di un contraddittorio o di una contestazione[3]. E' decisamente diverso. La qui presente scribacchina, per dirne una, ha i suoi bei problemi con il divieto di costituzione del partito fascista - e scrive un post come questo.
[3] Quindi non si può fare il bel colpo delle risate in faccia al signor Mahmoud Ahmadinejad alla Columbia University. In Italia le critiche sono viste come attacchi da evitare a qualunque costo - da cui i "motivi di ordine pubblico" che hanno chiuso la prolusione del Papa.