giovedì, giugno 29, 2006

Who are you?

A volte ho l'impressione di sottovalutare di larghissima misura la quantità di visitatori regolari del qui presente scribacchiamento.

Ad esempio quando qualcuno prende Strangers in Paradise, volume 1 e 2, dalla lista di nozze su Amazon messa su con il fiancé - e io non so chi sia.

(Deh, palesati, gentile sconosciuto Alessandro.)

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martedì, giugno 20, 2006

Altruismo gaudente.

Una zia simpatica; si sente sola, sta facendo un lavoro noioso, mi invita a tenerle compagnia. Vado. Da sabato a mercoledì. A Parigi.

Il mio nuovo grido di battaglia è più zie per tutti.

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lunedì, giugno 19, 2006

Intanto.

La Piccola Ezri ha il masterizzatore/lettore DVD rotto. Mi dicono che capita, ad usarlo una volta al giorno per due anni. Domani va dal dottore a Londra; intanto io passo alla vecchia Rogue del fiancé. Sì, i computer di casa hanno nomi consistenti con la geekness degli abitanti.

Passata l'ondata di caldo, si studia bene. E forse non si ha quasi più paura dell'idea di andare in quel posto bello, dove sicuramente la qui presente scribacchina non sarà all'altezza, eccetera.

Il fiancé trova noiosissimo Bringing up Baby, e non parliamo di Some Like It Hot. Io scuoto il capino sconsolata, ma immantinente mi consolo con Cary Grant che cerca di dormire.

Ho una nuova dipendenza. In particolare, quello al gusto ananas-cocco - praticamente, una piñacolada analcolica.

Abbiamo le partecipazioni stampate!

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sabato, giugno 17, 2006

Orgoglio.

Oggi i battiti del cuore di questa scribacchina, o almeno una significativa parte degli stessi, sono torinesi. E orgogliosi.

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mercoledì, giugno 14, 2006

Grrr.

Mi rendo conto che la mia soglia di tolleranza verso la tontaggine è sempre più bassa. Soprattutto se la tontaggine è accompagnata dalla convinzione di sapere già tutto, quando sono anni che il mondo ti ha sorpassato - a destra, a centotrenta all'ora, senza freccia, mentre tu stavi inchiodato a ottanta all'ora sulla corsia di centro tutto preso a congratularti con te stesso per essere (oh!) in autostrada.

Detto altrimenti: oggi mordo.

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domenica, giugno 11, 2006

Potenze.

È probabilmente il più bel pezzo di matematica filmata di tutti i tempi: Powers of Ten.

Filate a vederlo.

E poi, filate a vedere la versione Simpson.

Grazie al fiancé per l'originale, e a zerocold per la Simpsoniana. E c'è anche il sito ufficiale.

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giovedì, giugno 08, 2006

Eclissi.

Si potrebbe buttarla sul caciarone e dire che il presente Papa non sembra avere una gran stima di Dio.

Dalle ultime uscite del signor Ratzinger esce un ritratto dell'Altissimo quantomeno poco lusinghiero. Un Signore che sta zitto mentre uccidono qualche milione degli esseri umani che - a quanto pare - ama. E poi, un Onnipotente a cui basta dire "Pacs!" perché si eclissi - puf! - Dio dov'è? Eh, ha sentito parlare di Pacs, se n'è scappato via ad eclissarsi.

Per una critica alle parole di Auschwitz, migliore di quanto io possa anche solo immaginare, vi mando da Angelo (in due parti e poscritto).

Ma su questa eclissi di Dio (diamine! si sente che è gente che lavora con le Parole, sentite come suona Hollywoodiano, Charlton Heston che divide il Mar Rosso! Eclissi di Dio!) provocata dal riconoscimento e dalla non-discriminazione di alcuni legami di affetto e amore e solidarietà* tra quegli esseri umani che - a quanto pare - Lui ha fatto, e ama, non riesco a non scrivere.

Devo dare ragione al Papa.

Io, in questi titoloni sui Pacs, Dio non lo vedo. Vedo il regnante assoluto di uno Stato teocratico, il leader di una lobby** che cerca di mantenere ed estendere il suo potere su un territorio e su degli interessi.

Vedo un tale che vuole avere il monopolio su quello che pensa ed è Dio.

Ora, io sono certo una sbadata, e decisamente poco colta in materia. Spero di credere, cerco di capire qualcosa, tutto qui.

Resta il fatto che Dio, negli attacchi ai Pacs, non riesco proprio a vederlo.***

Sarà la mia piccolezza, certo. Sarà l'eclissi.

Quel fenomeno per cui può capitare che un corpo molto più piccolo possa nascondere un corpo molto più vasto - dipende tutto dal punto da cui si osserva il fenomeno.

* Non solo amore, i Pacs riguardano anche (soprattutto?) le due pensionate che vivono insieme e dividono le spese, eccetera - e non intendo affrontare qui la questione matrimonio/pacs/matrimonio per tutti.
** Terrei a specificare che non dò un significato negativo a priori alla parola lobby - né alla parola partito, o organizzazione.
*** Tenderei già di più a vedere Lui e/o un Suo stretto parente in quelli che, in questo cancan, si svegliano la mattina, guardano la prima pagina del giornale e leggono attacchi violentissimi a sé e alla persona che amano, e devono cercare bene in fondo a pagina 8 per leggere un contraddittorio a questi attacchi. Ma questa è un'altra storia.

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mercoledì, giugno 07, 2006

You are cordially invited.../21

La lista di nozze di parole e figure comprende grandi filosofi, donzelle, altre donzelle, illuminismo, grazia, clssici assortiti, romanticismo da quattro soldi, perfezione, e POTUS.

(Come ben esplicitato dal fiancé: non ci offendiamo se resta intonsa, il regalo più grande è il vostro pensiero, eccetera, e davvero, nonostante sia quel che si dice di solito.)

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martedì, giugno 06, 2006

Nel caso in cui non sia chiaro.

Grazie a tutti quelli che si sopportano la qui presente scribacchina nel turbine dell'organizzazione matrimoniale. Ma soprattutto, grazie a te - sì, sto parlando a te.

(Nel caso in cui non sia chiaro, prima o poi questo blog tornerà ad essere un po' meno autoreferenziale. Prima o poi.)

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lunedì, giugno 05, 2006

C'è qualcosa di verde nel letto.

Me&Cthulhu&Dick

(Non è adorabile?)

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domenica, giugno 04, 2006

You are cordially invited.../20

Edizione inconscio a presa rapida.

Ho sognato che ci consegnavano le fedi sbagliate.

(Almeno non erano quelle con i cuoricini.)

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sabato, giugno 03, 2006

You are cordially invited.../19

Le fedi sono state trovate, seguendo il complesso criterio del "qui c'è lo sconto" ossia del "fedi: oro, tondo, liscio, altro non mi pare ci sia".

Per l'iscrizione, istigati dall'Augusta Genitrice (oh, yeah), si è scelto di dare la data in un formato che ha fatto strabuzzare gli occhi al commesso.

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venerdì, giugno 02, 2006

You are cordially invited.../n+1

Il cappellino, poi, è stato preso a Milano. O meglio: in questo mese, sapendo come è il vestito e come è la mia faccia, e quali sono alcuni miei gusti in fatto di cappelli (ad esempio, che trovo la tesa larga da madre dello sposo), la signora consigliata dalla Dea Ex Machina del Vestito metterà in piedi un cappellino per la qui presente scribacchina, che è molto onorata e felice dell'idea.

Il fiancé ha capito che c'entrano dei fiori, e ha tirato fuori un faccino un po' preoccupato.

Domani: cerchiamo la fede a Londra!

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giovedì, giugno 01, 2006

I grandi quiz di RdM.

È appena entrato in casa come regalo di noncompleanno al fiancé da parte della qui presente scribacchina.

È verde e morbido.

È moooolto da geek.

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I numeri dell'essere magra.

1. Entro ancora perfettamente un vestito di quando ero in quarta ginnasio, a meno di quei cinque centimetri che ho messo su in altezza da allora - poco male, la gonna è solo un po' più corta. Sì, la quarta ginnasio sono quattordici anni fa. Il vestito in questione non è - per ovvi motivi di consunzione delle fibre tessili - un comodo vestito da tutti i giorni: è un vestito da festa, che ha sempre fasciato le mie forme, invero piuttosto prosperose all'altezza del seno. La targhetta recita: taglia 44. (Per inciso, ero appena uscita da una cura a base di cortisone, ero un po' gonfia.)

2. Mi cade sempre a pennello un abito da sera preso al primo anno di università (sono otto anni fa) alla chiusura del Kookai di Pavia. È un vestito nero, lungo, fasciante, decisamente scollato, molto da sera di gala. L'ho messo quattro volte nella vita, escludo che si sia sformato. La targhetta recita: taglia 42.

3. Entro in un negozio milanese, trovo una gonna che mi piace e non mi sta male. La targhetta dice: taglia 46.

4. Torno a casa, riprovo il vestito di Kookai: sempre perfetto, sempre taglia 42.

Fate le vostre ipotesi.

(Se qualcuna si chiede come posso avere la taglia di quattordici anni fa pur mangiando come un porcellino all'ingrasso: (1) un po' è genetica (2) mai pensato alle diete, solo a mangiare quando avevo fame (3) da un paio di anni è un metabolismo con cui rischio di andare in coma ipoglicemico per un bicchiere di cocacola - non esattamente qualcosa di invidiabile (4) tutte le calorie che brucio per l'incazzatura ogni volta che qualcuno cerca di intendere che tutte le donne dovrebbero essere stecchini un po' fané fanno il resto.)

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