giovedì, dicembre 18, 2008

Ieri pomeriggio (son soddisfazioni).

Mi hanno vestita di tutto punto[1], il Teutonico[2] ha detto il mio nome e quella faccenda del premio[3], ho stretto la mano al Magnifico[4]. Sia il marito che mamma nel suo vestito nuovo-per-l'occasione erano molto contenti, anche perché al rinfresco hanno finalmente potuto appurare l'esistenza del Teutonico[5] non solo nei miei racconti.

Poi, prevedibilmente, sushi.

Oggi ero così carica che ho capito quasi sei pagine[6], nonostante i postumi del saké.

Seguiranno foto.

[1] Cose che nei film non ti dicono: il cappuccio della toga è pesantissimo. E tende a sfuggire al bottoncino che lo tiene fermo, per cercare di strangolarti.
[2] Teutonicissimo. Solo una parola: papillon. Adorabile.
[3] Praticamente l'unica ad avere un premio ma non la distinction (ossia la lode). Facciamoci riconoscere.
[4] Che ha fatto il brillante come l'occasione richiedeva[4.1], e non ci ha risparmiato la barzelletta del piccione e dell'investment banker[4.2]
[4.1] Se penso quanto l'avrebbe messa giù dura e pomposa un suo collega italiano.
[4.2] Il primo può ancora lasciare un deposito su una Porsche.
[5] Che ci ha raccontato come tutti gli head of department si fossero dovuti esercitare a pronunciare i nomi degli sudenti che presentavano.[5.1]
[5.1] Se penso alla faccia di un loro collega italiano davanti alla prospettiva di fare una cosa del genere, eccetera.
[6] Casualmente, le sei pagine a cui aveva accennato il Teutonico durante il rinfresco.

|