martedì, gennaio 01, 2008

Capodanno.

  • Ho imparato a fare i pitta - il pane arabo, insomma.
  • Nel nostro salotto ci si sta in dieci senza problemi.
  • Ed è sempre una delizia rivedere certe belle facce.
  • E grazie ancora dei quattro mazzi di carte. Ora resta da convincere il marito delle meraviglie della canasta.
  • E grazie ai due dell'oca - poco selvaggia, abbastanza ribelle. molto saporita.
  • Altri escono a fumarsi una sigaretta, io mi chiudo dieci minuti in camera a sbollire l'attacco. Potrebbe essere davvero così semplice, nonostante tutte le mie preoccuapzioni di non essere capace di essere una padrona di casa decente?
  • Giusto per non far mancare nulla al mio côté di clinicamente interessante, nonostante il vaccino e la mia penicillina quotidiana, stasera mi sono ritrovata addosso l'influenza.
  • Stasera, non ieri sera: sospiro di sollievo, la festa è andata in porto - e, sia detto per inciso: altrimenti chi li mangiava tutti quei pitta, per tacer del paio di chili di pane di latra foggia?
  • E l'importuna influenza non mi ha impedito di riaprire un libro di studio per la prima volta da - oh, non sto nemmeno a contarli - mesi.
  • Nulla di che, eh: giusto l'introduzione e qualche pagina del primo capitolo. Ma niente crisi, niente occhi che vanno insieme e frasi che perdono di senso - solo un po' di mal di capo, ma quella è l'influenza.
  • Vado a far fuori l'ultimo pitta, va' là.

E godetevi un 2008 fantastico.

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