sabato, dicembre 22, 2007

Intanto, trenta.

I trent'anni mi hanno finalmente preso, questa notte.

Sono arrivati mentre Katina Marie Choovanski discuteva del suo imminente trentesimo compleanno, i blueberry muffins perfezionati si raffereddavano, i biscotti alle patate dolci lievitavano con calma, il marito non stava nella pelle dalla voglia di vedere la mia faccia davanti al cofanetto della settima stagione di The West Wing.

Nel pomeriggio, rientrata da tre ore a caccia di un'anatra per il pranzo di Natale, ho scoperto che quell'incartamento che avrei dovuto spedire ma che in piena fase depressa non avevo spedito era stato spedito da qualcuno, in qualche modo. Ho l'impressione di dovere grazie a Chi di dovere, una torta al segretario amministrativo di dipartimento - e al Teutonico non posso dar nulla perché grazie al detto incartamento è nella mia commissione esaminatrice. Comunque, mi è sembrato un segno: un segno dall'Alto-o-entità-isomorfa di quelli che mi piacciono, sottile come un ceffone sul coppino.

Vado a fare quei biscotti, va' là.

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