[Un post un po' confuso. Ma d'altra parte sono giorni un po' confusi, e questo è il mio blog e mi prendo i miei comodi di malata-o-qualcosa-del-genere.]
Intanto: mio marito è un angelo. Non solo come si prende cura di me, ma la luce che fa entrare nella stanza mentre lo fa: lascia senza fiato.
Philip Pullman scrive proprio bene, e Mrs Coulter mi fa più paura di un Nazgûl.
(Wow, sto riuscendo a leggere anche trenta pagine a fila. Sono fortissima. Sono intelligentissima. Posso conquistare il mondo.)
Mio marito è un angelo, già l'ho detto ma va ripetuto. La macchina fotografica che mi ha regalato è meravigliosa, e fa delle foto che mi danno il senso del mondo anche quando il mondo mi diventa affine ma non euclideo.
Presto un post di economia domestica, utilità di giochi per bimbi grandi a cui piace far da mangiare - e ricette o qualcosa che ci assomiglia. Intanto, ieri sono riuscita a fare il brodo di avanzi suggerito da Riccardo nel post qui sotto.
(Wow, sono più forte di un panserbjørne. Brodo! Una pentolona di verdura affettate quasi senza stancarmi!)
Fuoco di Sant'Antonio: riti pagani, prove di coraggio; il sincretismo che ha fatto il successo del cattolicesimo mediterraneo, tanto affascinante quanto cupo. Il malato toccato dalla divinità, maledizione/benedizione e profezie. Shingles: qualcosa di cui ti lamenti al pub bevendo una pinta di troppo e ingollando del junk food che si chiama più o meno allo stesso modo.
Resta: una rottura di palle, a pain in the ass: soprattutto se il pain è nel nervo della spalla destra, e questa faccenda che non te ne liberi mai una volta per tutte. (Almeno a questa tornata niente bolle, toh.)
Son l'unica italiana che si è trovata un medico della mutua inglese più efficiente e scrupoloso di quello della madrepatria? (Più precisamente, un paio di medici: sono registrata in un ambulatorio, quindi per le emergenze mi vede il medico di turno.)
Va detto che in Italia ho avuto dei colpi di sfortuna assolutamente epici con il servizio sanitario, riscattati poi dal miracolo di esserne uscita viva (non è un'iperbole) e da un paio di dottori straordinarî che non solo mi hanno salvato le penne messe precedentemente a repentaglio dai loro colleghi cialtroni, ma hanno pure capito dettagli non banali con una perizia incredibile. (Qui genî non ne ho incrociati, per ora; come non ho incrociato ospedali davanti a cui fare gestacci a ogni passaggio, a mo' di magra vendetta.)
Per il servizio prelievi [ospedali frequentati a Milano] - [ospedali frequentati a Londra] al momento stanno 1 - 1: da un lato una "corsia frequent flyers" meravigliosamente efficiente, dall'altro un ambulatorio prelievi aperto fino alle otto di sera.
Non voglio entrare nell'annoso dettaglio "pulizia dei cessi": ma sto parlando del sud di Londra, non di Monaco di Baviera, e persino l'ambulatorio dell'ospedale italiano più lindo che ho incontrato ha la toeletta più sporca di quella più spartana che vedo qui (più spartana: ma ce n'è sempre almeno una accessibile in carrozzella). Mi chiedo se siano secoli di gioco delle freccette nei pub ad aver formato dei maschi capaci di prendere una mira di minima. O se dall'altra parte ci sia una self-fulfilling prophecy: bagno aperto a tutti, di sicuro è sporco quindi non mi siedo, e sicuramente non prendo la mira perché tanto è sporco; e se sporco non pulisco, perché tanto è pubblico.
Ok, ci sono entrata. E' che ogni volta mi ci incavolo ancora.
Ovviamente quanto sopra è pura aneddotica. Anche se dall'alto di una cartella clinica da 10kg, 25kg con le TAC, penso di avere ormai un certo occhio per i servizi ospedalieri.
E, non so se fosse chiaro: mio marito è un angelo. Non deve essere banale aver a che fare con una che si trova esausta ogni mezz'ora o quasi, e cammina sbandando ogni due per tre.
Comunque la diagnosi giusta (parrebbe) e le medicine di conseguenza hanno effettivamente migliorato la vita. Quando se ne accorge pure tuo padre che non ti vede da otto mesi, ecco: bel risultato.
Poi forse sto anche invecchiando, in un senso che non mi dispiace.
In un attimo di lucidità ho lasciato a Milano il DVD di The Hours, purtroppo, e anche il libro - ancor più purtroppo. Ma temo non mi avrebbe fatto bene riprenderlo in mano. O forse sì, chissà.
Chissà se Sainsbury's porta a casa anche i fiori? Non ci sono mai troppe rose, vero?
E occorre ribadirlo: mio marito è un angelo.
(E poi ci sarebbero un paio di aneddoti ancora ma - no, altra volta, son di quelli che vengon bene solo a voce.)