mercoledì, agosto 22, 2007

Deliziosamente cortese. E spietato.

Ma cortese: non alza la voce di un decibel, sorride, mette a suo agio gli interlocutori e li fa parlare. Poi chiede, osserva, riporta fatti e dati: e non molla l'osso. E nota anche gli errori della parte che difende, e si commuove per quel che ama.

Richard Dawkins: The Enemies of Reason.

La prima parte non era male. La seconda è meglio.

(Sarà che ogni volta che sento la parola "naturopata" vedo la mia non-violenza di base lasciar spazio a un forte desiderio di diluire della cicuta nella tisana di qualcuno - cicuta magari biologica, ma in dosi decisamente non omeopatiche.)

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