domenica, dicembre 30, 2007

Delizie della cucina britannica.

Avete fatto un brodo di pollo, avete buttato via le verdure ormai sfatte, ma vi restano due cosce e sottocosce in condizioni ancora edibili - anche se poco appetitose?

La risposta si chiama coronation chicken - si intende coronation come quella del 1953, e il risultato è un delizioso piatto in cui convivono la dolcezza di un festeggiamento e l'austerità di un dopoguerra.

Per prima cosa, mettete a bagno in acqua tiepida una manciata di uvetta e cinque-sei albicocche secche. Poi tirate fuori tutto la carne possibile da quel che resta del pollo, e taglietela a cubetti. In una ciotola mescolate 2 cucchiai di maionese, 2 cucchiai di panna acida e due cucchiaini di polvere di curry. Strizzate bene la frutta secca, e mescolatela con la carne e la salsa nella ciotola.

Tutto qui. Si mette dentro due fette di pancarré buono, magari con una foglia di insalata, per farne un panino; o si serve come insalata di pollo per una cena in piedi.

Ovviamente potete anche usare del pollo sobbollito alla bisogna con due carote, tre gambi di sedano, una cipolla infilzata di chiodi di garofano e qualche grano di pepe, ma si perde il gusto di riciclare gli avanzi...

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mercoledì, dicembre 26, 2007

[Burp.]

Buon non-Natale a tutti, intanto. Che sia stracolmo di felicità e di belle riflessioni quanto e più del tempo in cui sono socialmente attese. Mi scuso per gli auguri fuori tempo ma

qui, dal 23 dicembre mattina al 26 sera:

Pane e pani dolci: pane rustico al germe di grano, pane di segale con cumino*, pan brioche (a macchina)*, pane alla banana, noci e cranberries (venuto appena decente, chissà perché), muffin ai mirtilli (due tornate), muffin ai cranberries e spezie*, kanebullar, panini alle patate dolci.

Pasta fatta in casa (ho una meravigliosa Imperia nuova): tagliatelle, ravioli ripieni di uovo-parmigiano-pangrattato*.

Piaceri della carne: carpione di pollo*, brodo per i ravioli, avanzo di brodo per i ravioli riciclato in cenetta digestiva con due funghi tagliati fini, parmigiano, prezzemolo e succo di mezzo limone, carne del brodo riciclata in polpettone*, anatra all'arancia con castagne.

Vegetali: zucca con cranberries e salvia, patate arrosto (con il grasso d'oca, è vero, è delicatissimo), coste saltate in padella e spinaci al vapore, insalata mista con germogli germogliati in casa (fa scena, ma ci vuol nulla a farli).

Varie ed eventuali: Terrina di gamberi e pompelmo, salsa di cranberries alla senape e cannella*.

Insomma: in pieno spirito natalizio, ho spignattato un po' insieme alla mia mamma.

* = in parte o del tutto ancora in frigorifero.

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domenica, dicembre 23, 2007

The Feast of a Thousand Beasts!

(Insomma, la cena di compleanno.)

Antipasto. Il marito, frittella di patate con panna acida - morbida ma non unta. La qui presente scribacchina, borsht: trasparente, con una quantità di pepe perfetta, e tre ravioli di carne (un misto di bovino e suino?) in equilibrio tra solido ed etereo - anche perché quel pepe stuzzica le papille giusto quel che serve per farti volare.

Piatto principale. Il marito prende un piattone di ravioli con vari ripieni, pare soddisfatto - a questa tornata non assaggio ché mi arriva...

il maiale!

Mezzo stinco bollito, con un po' di erbe e senape (e un'altra salsa indecifrabile) per mandar giù la morbida cotenna. Io avevo voglia di stinco bollito da sei mesi almeno. E poi, come non commuoversi davanti alla delizia del suino nella sua semplice e potente essenza?

Insomma: buoooooooooooooooooooooooooooooooono. Mi ci voleva.

Contorni. Patate al forno bollenti con aneto fresco, insalata di cavolo, carote e cipollotti con maionese e panna acida (non direi "russa", in un ristorante polacco), barbabietole a volontà.

Giro di vodka offerto dalla casa (marito: ciliegia, la noe-trentenne: pepe - wow: e non pensate alle "vodke al sapore di": questa è roba vera). Accanto, frutta e panpepato (splendido) ad accompagnare.

Dolci, ché non ci si fa mancare nulla. Il marito opta per il suo solito cheesecake, io ordino a caso e mi trovo una crêpe (ma più solida) ripiena di un parente del mascarpone e innaffiata di qualcosa che potrebbe essere vodka aromatizzata con qualche bacca.

Caffé, per affrontare meglio l'ora di strada che ci attende. Ma non siamo ubriachi, né troppo pieni: solo soddisfatti.

Immagino vi chiediate anche dei prezzi. Io ho solo intravisto il conto, essendo la festeggiata. Comunque: bevande, dolce (ma non il panpepato) e caffé esclusi sono 20£ a testa.

Patio, 5 Goldhawk Road, London, W12 8QQ - 0871 3329015.

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sabato, dicembre 22, 2007

Intanto, trenta.

I trent'anni mi hanno finalmente preso, questa notte.

Sono arrivati mentre Katina Marie Choovanski discuteva del suo imminente trentesimo compleanno, i blueberry muffins perfezionati si raffereddavano, i biscotti alle patate dolci lievitavano con calma, il marito non stava nella pelle dalla voglia di vedere la mia faccia davanti al cofanetto della settima stagione di The West Wing.

Nel pomeriggio, rientrata da tre ore a caccia di un'anatra per il pranzo di Natale, ho scoperto che quell'incartamento che avrei dovuto spedire ma che in piena fase depressa non avevo spedito era stato spedito da qualcuno, in qualche modo. Ho l'impressione di dovere grazie a Chi di dovere, una torta al segretario amministrativo di dipartimento - e al Teutonico non posso dar nulla perché grazie al detto incartamento è nella mia commissione esaminatrice. Comunque, mi è sembrato un segno: un segno dall'Alto-o-entità-isomorfa di quelli che mi piacciono, sottile come un ceffone sul coppino.

Vado a fare quei biscotti, va' là.

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giovedì, dicembre 20, 2007

Pornografie.

Il trailer di Torchwood, seconda stagione.

Grazie a Kekkoz e Dafne, che sembrano non aver notato anche Martha Jones in catene (al 39"), per la gioia di grandi e piccini - ora manca solo una donna per Toshiko e siamo a posto.

Comunque, questi i commenti della RdFamiglia:

RdM: Voglio Barrowman & Marsters che ci danno dentro di lingua
RdM: o mal che vada di duellone.
RdMarito: ma anche che si menano, non c'è problema
RdMarito: (potrebbe esserci dell'olio di qualche tipo coinvolto)
RdM: Sì, ma almeno uno dei due a torso nudo.

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mercoledì, dicembre 19, 2007

Ci sono un mucchio di cose da fare, per il Natale e per la casa e perché mi va.

Ma soprattutto - meraviglia delle meraviglie - ci sono io che riesco a farle.

Oggi si festeggiano cinque giorni a fila a uscire di casa e camminare per ore, compresa la performance "un cardiopatico innamorato lontano dall'amata e una bipolare ipotesa con una nuova terapia a spasso per la Londra che piace a uno storico in erba (il detto cardiopatico)": una sola crisi pesante, sbollita ronfando un'ora sulle ginocchia di quell'angelo che ho per marito in un cantuccio dell'Imperial War Museum.

Domani vado anche a farmi i capelli, e non posso mancare l'appuntamento, con quel che ho lasciato di caparra.

Se a qualcuno va di accompagnarmi a vedere Cinderella all'Old Vic, la mail sta lì anche per questo.

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mercoledì, dicembre 12, 2007

Thanksgiving.

Non so se provi l'esistenza di D-o, degli angeli, di -.

Ma ci sono persone perbene su questa terra. Ci sono.

E non si può che esserne grati. A loro, a chiunque li abbia resi loro stessi.

[J.K.Rowling, quella C.S.Lewis senza melassa e razzismo/sessismo ma con in cambio una scrittura avvincente, ha sintetizzato la perfetta frase malvagia in "Decent people are so easy to manipulate". Ecco, appunto: le persone decent, perbene.]

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domenica, dicembre 09, 2007

The Blog that Goes Like This.

Un post di utili informazioni sulla vita londinese e di salaci commenti su vicende italiane, con alcuni aggiornamenti i quali, pur essendo di indole personale, si innestano mirabilmente nella vicenda rendendola vieppiù varia e interessante.

E il primo che coglie la citazione (o meglio, la parafrasi) di cui nel sottotitolo avrà una pinta non appena passa in terra d'Albione (per gli astemi, un succo di cranberry).

Non sono finita per sbaglio nell'anno dieciallaundicesima. Però.

RdM: Dice il dottore che con la nuova terapia devo stare attenta perché potrei avere una gran fame e la pressione sotto le scarpe. RdMarito: Il che cambia esattamente cosa rispetto al tuo stato normale?

Al consorte non è bastato tutto il suo scetticismo per evitare di rotolare sulla poltroncina durante Spamalot . Perché lo sappiamo che sì, va bene, ovvio, il film era meglio, con quella cupezza angosciante e leggera allo stesso tempo: ma son qui che canticchio e saltello da quattro giorni.

Sarà anche il pensiero di non vivere in un Paese tecnicamente laico dove un politico (che per buona misura sarebbe anche tecnicamente di sinistra) sostiene che il matrimonio civile è un sacramento, e non si possono dare diritti ai gay perché ci sono tanti omofobi che si offenderebbero.

Peraltro, continuo a sperare che quelli come lui non si rendano conto di quanti razzisti, nello stesso Paese tecnicamente nato dalla sconfitta del fascismo e del nazismo, si sentano offesi dal fatto che il mio cuginetto di etnia mezza-africana-mezza-orientale abbia la cittadinanza tanto quanto loro.

E, en passant, mi chiedo se altri condannino a gran voce la richiesta di diritti per una categoria di cui fanno parte lo fanno perché (pardon my French) gli piace prenderlo in culo, o perché aspirano a una carica in cui quei diritti sono tutelati - entrando così nelle schiere di quelli che nell'Urbe capitolina son definiti (pardon my French again) "froci col culo degli altri".

Nota critica: sono perfettamente conscia dell'intreccio di omofobia e omosessualità repressa e omofobia repressa e interiorizzata non appena l'omosessualità esce dall'armadio che è tipica delle espressioni di cui sopra. Essendo passati tre lustri dal mio primo coming out e almeno uno dalla decisione di essere out and about, lascio le analisi sul tema in questione a Stefano, che vi si destreggia assai meglio di me, non essendo parte del suo animo appesantito da una piccola camionista.

Che poi essere out and about non è solo giusto buono eccetera, ma fa anche bene alla salute e alla pelle del viso. Davvero.

Comunque, l'infame condizione parrebbe andare meglio. Tanto che mi sono spazzolata ben bene un venerdì e un sabato di shopping dalle parti di Oxford Circus con l'Augusta Genitrice.

La quale Augusta ha dichiarato la sua passione per il Dottore, e Donna Noble non aveva ancora scoperto che Lance, eccetera.

Ah, prima che qualche bel tomo salti fuori con un "oh, guardala lì che sta sempre abbastanza bene per fare shopping" - ma soprattutto per chi apprezza la deliziosa varietà delle sorti umane: le crisi peggiori dell'infame condizione vengono scatenate dalla stanchezza fisica, dai rumori forti, soprattutto se ritmati (esatto: come la musica diffusa all'interno dei negozi - una volta da HMV sono letteralmente finita per terra), dal caldo e spesso dalla folla. E dal bere poca acqua, ma per quello c'è una borsa capiente.

E per Natale anche una borsa capiente e nuova (vista qui, presa in Italia: le delizie della globalizzazione).

Coretto intergenerazionale su Bond Street: Perché lì son fatte bene, eh, che duran dieci anni, non perché son di...

Il motto che da queste parti si passa di madre in figlia potrebbe essere qualcosa sul tono di most attempts at being chic are just cheap chick lit. Magari senza allitterazioni ché fan perdere tempo, e tutto in una sola lingua ché si sta sempre sottotono. Ma la qui presente è anche figlia di suo padre, quindi.

Non è assolutamente una perdita di tempo mettersi in coda per la sarta addetta ai reggipetti da Marks & Spencer (quello tra Marble Arch e Bond Street). Perché c'è una signora che con piglio deciso ti misura e ti dice come orientarti nelle due variabili sotto cui qui si usa catalogare i reggipetti: busto e coppa. E se della tua taglia non ne vendono, ti dice in quali negozi della concorrenza puoi trovarne - e da quale corsetteria in quei paraggi puoi andare a fartene fare su misura.

32 GG, ma in alcuni modelli entro anche in un 32 G. Visto che qualcuno lo chiederà nei commenti, togliamoci il pensiero.

No, sono totalmente priva di pudore in questo senso - e anche se ne avessi avuto, dieci-chili-e-passa di cartella clinica (TAC escluse) mi avrebbero tolto qualunque ritegno a considerare il corpo umano in se stesso un tabù.

Arrossisco all'intromettermi nelle preghiere altrui, fosse anche solo con il mio sguardo. Arrossisco per le dichiarazioni d'amore. Di seni nudi son piene le enciclopedie mediche, i giornali e le spiagge. Il dato fondamentale è che sono monogama e felicemente sposata; poi la quantità di occhi che osservano mio davanzale modello "Centrale del Latte di Parma" è data dalla sorte, dalla posizione dei linfonodi nel corpo umano, dall'orientamento sessuale di chi incrocio sul treno e dal mio fototipo -5 per cui è meglio che su una spiaggia assolata io stia sotto otto strati di stoffa spessa.

Ma veniamo alle cose serie - che quasi dimenticavo: The Bread Bible di Rose Levy Beranbaum è meravigliosa. Ora ho anche la misura da 1/8 di cucchiaino (circa 0.63 ml), e mi sento pronta a conquistare l'universo. Grazie a Elena per avermela fatta scoprire.

Prossima puntata: re-imparare ad essere una lettrice (no, non a leggere: sarebbe un bel paradosso scriverlo...), alla faccia dell'infame condizione.

Ho l'impressione che con una buona dose di banana bread alle noci e cranberries sarà un po' più facile.

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lunedì, dicembre 03, 2007

Children continue to multiply everywhere.

Ogni piccolo censore benintenzionato (ché la maggior parte dei censori è mossa dai migliori propositi), prima di iniziare a dire "la satira può, non può, deve", dovrebbe ripassare come sia possibile offendere quasi ogni sottinsieme della comunità umana in nove minuti e quindici secondi, facendo finire i tuoi spettatori sotto la sedia dalle risate e mostrando un'intelligenza spudorata. E come tutto questo non sia contraddittorio.

Ah, se non aveste mai visto lo sketch in questione vi consiglio di aspettare la fine prima di iniziare a gridare contro la perfida Albione anticattolica. Giusto per tagliare un po' di troll nei commenti.

Postscriptum. Ho appena scoperto chi dovrei vedere domani sera nei panni di King Arthur. So che qualcuno mi invidierà. ;-)

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Anything with a postcode.

Grazie al sempre meraviglioso tumblr di Kekkoz, qualcosa per rendere più lieve l'attesa del Natale.

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domenica, dicembre 02, 2007

Trattamento rilassante "restodelmondo".

  1. Mettere su l'acqua nel bollitore, una bustina di té nel tazzone preferito.
  2. Far scendere l'acqua nella vasca opportunamente tappata.
  3. Mettere in un piattino una fetta di pane fatto[1] in mattinata, versare l'acqua bollente nel tazzone e aggiungerci del latte-quello-buono.
  4. Preparare i vestiti puliti sull'attaccapanni del bagno, una candela e dei fiammiferi sul bordo della vasca.
  5. E togliere la bustina dal té, prima che il tannino lo renda un attrezzo da conciatore.
  6. Togliere dallo scatolone e dalla sua busta una lussuriosa pallaLush[2], appoggiarla dalle parti della candela.
  7. Accendere la candela, spegnere la luce del bagno, mettere sul bordo della vasca anche il té e il pane, liberarsi dei vestiti.
  8. Mettere una zampa in acqua pregustandone il tepore.
  9. Ritirarla immantinente tirando accidenti a quel malefico scaldabagno, stappare la vasca, avvolgersi in un ascuigamanone, riaccendere la luce del bagno e spegnere la candela.
  10. Smanettare con quel pelandrone di scaldabagno fino a che dal rubinetto non esce vapore acqueo o quasi, che sia chiaro chi comanda.
  11. Ritappare la vasca, far scendere dell'acqua a una temperatura accettabile per un bagno rilassante[3].
  12. Mentre l'acqua scende, controllata ogni cinque minuti, spazzolarsi té e pane.
  13. Sentirsi già un po' più in pace con il mondo.
  14. Chiudere l'acqua, accendere la candela e spegnere la luce del bagno. Lasciare l'asciugamanone sul calorifero.
  15. Entrare nella vasca.
  16. Buttare la pallaLush in acqua.
  17. Mettersi in ammollo mezz'ora o giù di lì.
  18. Notare come i gorgheggi del vicino assomiglino inquietantemente a un'opera Klingon[4], ma ti stia simpatico lo stesso.
  19. Prima che l'acqua diventi fredda, uscirne avvolgendosi nell'asciugamanone caldo.
  20. Sentirsi proprio più in pace con il mondo.

Va da sé che il trattamento potrebbe essere migliorato. Ma anche così ha avuto il suo ottimo effetto.

[1] Sì, certo, nulla batte la soddisfazione del pane fatto a mano. Ma il programma "pane[1.1] in un'ora" della macchina del pane è l'invenzione di un benefattore dell'umanità.
[1.1] Pane carré al latte, per la precisione. Slurp.
[2] Uno dei lussi inutili da cui ammetto di essere lievemente dipendente, con mia moderata vergogna e - al dunque - immenso piacere. Era una palla al Christmas Pudding, per la precisione.
[3] Che per me è almeno 45°, ma mi rendo conto di essere una testuggine mancata.
[4] Per il compleanno del marito abbiamo iniziato una - non esattamente maratona, più marcia longa - di Star Trek: Deep Space Nine, partendo dalla quarta stagione. Temo si vedrà.

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