mercoledì, gennaio 23, 2008

Pornograf.... macché, è roba buona.

[Un'altra recensione settimanale di Torchwood, ovviamente. Per quelli che sono nel tunnel, per quelli che potrebbero entrarci.]

Da una prima stagione Queer as Folk con i pupazzoni di gommaVioletta) stiamo approdando a una degna fantascienza inglese con delizioso lato goliardico e un meraviglioso lato cupo (ma d'altra parte poche cose sono più cupe della goliardia: post iucundam iuventutem / post molestam senectutem / nos habemus humus, no?).

A mo' di lista della spesa: abbiamo un big bad per la stagione, abbiamo Gwen che ha smesso di essere una madonnina infilzata e inizia a comportarsi da coprotagonista quale dovrebbe essere; abbiamo Jack come sempre dashing: John Barrowman è uno di quei doni mirabili della Scozia, come già fu Sean Connery - insomma, è un bòno da levare il fiato, quale che sia il vostro orientamento di partenza. Abbiamo il mio preferito, Ianto Jones, che inanella battute memorabili ("Io so tutto. E poi, è scritto qui a fondopagina.").

La regia ha pure dato un taglio alle panoramiche-CSI di Cardiff, finalmente - o i lampioni di quella piazza glieli si faceva mangiare. Il teaser resta di un tamarro che ammazza, ma non si può aver tutto dalla vita.

Insomma: se non avete di meglio da fare e incappate per caso (ehm ehm) in queste puntate della seconda stagione, fateci un pensierino.

Alla prossima, reduci della Prima Guerra Mondiale presi in loop temporali. Si prevedono lacrimoni a forma di papavero.

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