Pita!
Pane arabo, insomma. Visto che domenica vado per qualche giorno a casa dei miei (se vi va di prendere un caffé, la mail è sempre quella), non mi dispiacerebbe farne un po' con mamma - devo ripagare almeno un po' la lezione di pasta fatta a Natale - e quale modo migliore per tener nota di una ricetta che metterla sul proprio blog? Ah, la versione che dò è alla brutalona, lo dico subito per i puristi...
Mescolare e impastare per cinque minuti almeno: 450g di farina bianca, 2 cucchiaini di sale, 2 cucchiaini di lievito di birra istantaneo, 2 cucchiai di olio, 300ml di acqua. Far riposare dieci minuti, impastare ancora cinque minuti.
Oliare la palla e metterla a lievitare in una ciotola chiusa con pellicola - da un'ora e mezzo in un luogo tiepido a tutta la notte (l'impareggiabile Rose Levy Beranbaum dice: fino a tre giorni) in frigorifero.
Scaldare il forno al massimo un'ora prima di cuocere i pita.
Dividere la palla in 8-12 palline, farne dei dischetti, lasciarli riposare 20 minuti, poi spianarli con il mattarello e lasciarli riposare 10 minuti.
Infornare per 3-4 minuti, dovrebbero gonfiarsi con una tasca in mezzo (questo io non riesco ancora a farlo, temo sia il forno che non è abbastanza caldo) ma restare bianchi.
Danno dipendenza, occhio.