On time.
[La solita recensione settimanale di Torchwood.]
Onesta puntata, che dire. Eroismo e codardia, paradossi temporali, amori impossibili. Pure una battuta sulla guerra in Iraq telefonata ma con detta levità che faceva perdonare molto. Un macchinario che risolve ex machina (chiedo venia per il bisticcio) un finale tirato per cinque minuti di troppo - ci mettevano John Barrowman che leggeva le pagine gialle e noi eravamo contenti lo stesso. I fan di Toshiko (bravi ragazzi, son certa) hanno avuto le loro soddisfazioni, e gli shipper di Owen/Tosh stanno facendo la ola. Il bacio tra Ianto e Jack ha fatto partire l'applauso nella RestoDellaCasa - immagino che i perfidi sceneggiatori stiano preparando qualche bel sabotaggio della coppia, tanto ogni sguardo tra i due è una delizia per tutti noi romanticosi.
Alla prossima: puntata Gwen-centrica, e forse ci togliamo dalle palle l'autotrasportatore sovrappeso - giubilo e gaudio.
(Ma dov'è Martha Jones? Voglio Martha Jones!)