domenica, ottobre 14, 2007

Zuppetta russeggiante di barbabietole "spegni il riscaldamento" con divagazioni metriche, consumistiche, culinarie e letterarie.

Parte prima: lame e coltelli. Due etti circa di pancetta: a cubetti. Un pomodoro grande (o tre piccoli, come è capitato a me): togliete i semi, se siete raffinati pure la pelle (io non lo sono) poi a pezzettini. Un terzo circa (due terzi se mignon, come capitato a me) di cavolo cappuccio: tagliate a fettine sottilissime, o fate tagliare al robot da cucina. Una patata grande (o cinque se piccoline, come capitato a me): fate tagliare a julienne sottile (o banalmente grattuggiare) al detto robot da cucina. Due carote (cinque se piccine, come capitato a me) e una cipolla grande (questa l'avevo grande, anzi enorme): idem. Quattro-cinque barbabietole crude (ok, anche quelle cotte possono andare: ma con le crude è un'altra cosa): pure. Considerate quanto sia sata un buon acquisto il Magimix.

Parte seconda: dimenticavo, il pane. Assicuratevi di avere del pane integrale di lì a due ore e mezza. Nel caso, fatelo voi (2/3 farina bianca, 1/3 farina integrale, semi di zucca, girasole, canapa, lino e papavero) - considerate quanto sia stato un utile regalo la macchina del pane.

Parte terza: brodo. Diciamo che l'avete già fatto, di verdura va benissimo, pure di scarti di verdura - bucce di cipolla, avanzi di sedano e carote, porro loffio... Magari l'avete pure surgelato: toglietelo dal freezer (così finalmente non farete più crollare tutto il castello di carte per prendere il Ben & Jerry), fatelo sgelare quel che basta sotto l'acqua calda, mettete in un pentolino e portate a bollore.

Parte quarta: la zuppa, finalmente. Un filo di olio di semi sul fondo della pentolona, fateci soffriggere la pancetta, poi togliete la pancetta e mettetela da parte. Mettete nella pentola i pomodori, fateli sciogliere o quasi (ammirando come l'acido dei pomodori scioglie il residuo di pancetta che incrosta il fondo della pentola), poi carote e cipolla, fate appassire un po; quindi aggiungete la barbabietola, e fate appassire pure quella; poi è il turno della patata e infine del cavolo. Ora: tre cucchiai di aceto, tre cucchiai di zucchero - ma in realtà dovrete aggiustare l'acidità e il dolce da voi assaggiando. Un cucchiaio di concentrato di pomodoro. Coprite a filo con quel brodo bollente. Spegnete il fuoco sotto il brodo, non sotto la zuppa. Mescolate bene, e lasciate bollicchiare per un'ora e mezza a fuoco basso girando ogni tanto. Aggiungete la pancetta, regolate di sale e pepe. Lasciate andare un altro quarto d'ora, controllate quando le barbabietole sono morbide.

Epilogo: si mangia! Mettete la zuppa nelle ciotole (le dosi vanno bene per tre piuttosto affamati), aggiungete una cospicua dose di panna acida (se non la trovate, un decente surrogato sono due decilitri di panna, un pizzico di sale e tre cucchiai di aceto o limone lasciati due ore su un termosifone), mangiate accompagnando con il pane nero.

Dalla prima cucchiaiata e per le due ore successive non avrete bisogno di termosifoni, e potreste finire a slacciarvi il pellicciotto andando in slitta nell'inverno moscovita (guardando una stella cometa dopo esservi dichiarato all'amore della vostra vita - d'accordo, ritorno in me).

Comunque, non è affatto male.

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