mercoledì, aprile 19, 2006

Tagli.

Dopo più di un lustro, ho i capelli corti. Ci ho messo un quarto d'ora di discussione con il parrucchiere, ma sono riuscita a trovare un taglio con cui
  1. non si vede la pelata da radioterapia sulla nuca (detta anche "volevo i capelli alla carloalberto ma mi è scappata la macchinetta"),
  2. i miei quattro fili sottili sembrano avere un ordine che non sia solo l'arrendersi alla forza di gravità,
  3. e sono anche carina.
Saranno stati il panciotto e la camicia maschili, ma tornando a casa mi sentivo molto - chennesò - Annemarie Schwarzenbach (a meno della droga e della sfiga generale, prego, grazie, non c'è di che). Il fiancé era di un altro parere: Oh, la mia ambasciatrice romulana! Al che la qui presente scribacchina, cresciuta ad Asimov e affini, si è semplicemente sciolta. Anche perché - parliamoci chiaro - il modello parrebbe meno altisonante, ma vagamente di miglior auspicio.

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