resto del mondo
Un po' di quello che vedo oltre le lenti dei miei occhiali.
mercoledì, novembre 28, 2007
martedì, novembre 27, 2007
Sono un po' uno straccio.
24 ore fa: 1 braccio, 2 punture, 3 vaccini*.
Però sono arrivate due lettere - una attesa, una no - che avrebbero risollevato qualunque giornata.**
E almeno fuori dalla finestra il tempo è grigio e mogio, così evito di passare un'altra giornata di sole bloccata a letto.
* Meningite e Haemophilus influenzae tipo B combinati, e polmonite. No, l'infermiera era brava. E' proprio il catch-22 del "sei immunodepressa quindi fai il vaccino per non farti buttare a terra dall'infezione, ma sei immunodepressa quindi il vaccino ti butta a terra".
** Abbiamo tra le zampe la prima tornata di biglietti per Hamlet! Ma dato che tre ore dopo l'acquisto è arrivata un'altra richiesta, si riaprono le richieste (per un po'): e forse sarà della compagnia anche l'Ineffabile (dita incrociate).
martedì, novembre 20, 2007
Che fate quest'estate?
Perché magari vi interesserebbe andare a teatro, e capite bene che sarei per organizzarci sul presto. La mail è sempre restodelmondo[at]gmail.com.
lunedì, novembre 19, 2007
Sinistra italiana.
Hanno smesso di credere a Karl Marx, sono finiti a credere a tutto.
(Così, mi è venuto in mente mentre mi versavo il té. Articolo - forse - più tardi. Grazie a G.K.Chesterton, by the way.)
Meno trentatré.
Cari cuochi e "voi che ne sapete di cucina" di passaggio,
sapreste indicarmi un locale dove compiere trent'anni in compagnia del marito e di una cena (o anche un pranzo, al limite) degna dell'occasione? Sì, un posto bello-ma-proprio, dove fare una cena degna di Babette Hersant. Sono anche disposta a festeggiare in ritardo, se la coda della prenotazione esigesse: dopotutto, l'anno scorso ho festeggiato quasi a febbraio. Un po' meno disposta lo sono verso la cucina molecolare, ma potrei decidere di fidarmi. Niente messicano (non so perché, mi si pianta sullo stomaco) e niente greco/mediorientale (se annuso un cetriolo - e lo annuso a cinque metri di distanza - sto male). Ah, sì: e vorrei mangiare e mandare i miei ringraziamenti a chi di dovere (domanda: ma vi arrivano, quei complimenti che vi ho mandato via cameriere?), non assaggiare e carezzare l'ego di uno chef.
Grazie dalla qui presente scribacchina
Resto della Pitonessa.
domenica, novembre 18, 2007
So che qualcuno sarà solidale.
(L'inevitabile seguito del post precedente.)
Urge un metadone per arrivare a Natale. Mi dicono che ci vorranno circa trecentoventisette ore.
(No, ma in realtà va benissimo: mi metto a diluviare lacrime per il Nostro Eroe che, beh, fa quel che fa il Nostro Eroe nell'ultimo season finale per tacere della Nostra Eroina e Quasi Omonima e Grande Modello Per Tutte Le Fanciulle Del Regno, e - scusate, ora che penso a quelle due-tre scene lì c'ho il groppo in gola, ma ora passa, ecco: dicevo: caragno come una fontana per le sorti del nostro alieno britannico preferito e mi risparmio le lacrime per la mia neurochimica sghemba - ma in via di assestamento, o almeno parrebbe. Aristotele lo diceva in maniera più convincente, lo so: ma so che mi capirete. E comunque non mi sono ancora incollata a Human Nature/Family of Blood, quindi potrebbe andare peggio.)
sabato, novembre 17, 2007
So che qualcuno apprezzerà.
Doctor Who - Children in Need special 2007. Otto minuti di: paradossi temporali (che a Moffat piacciono tanto ma non solo a lui), battute meta-narrative, battute sul fandom, una battuta per il circolo del cucito (come se non avessimo già notato che in Last of the Time Lords ci fosse più tensione sessuale che in Doomsday - ma qui divago*), battute semplicemente divertenti, lacrimucce che stanno lì lì per uscire, attori strepitosi (e, nel caso di David Tennant, anche - beh, diamine, David Tennant, crudo con olio e limone come commentò il Poeta**).
Enjoy.
Bonus track se volete farvi male: John Barrowman che canta Your Song.
* E mi parte pure il groppo in gola. "I'm burning up a sun just to say goodbye" è una di quelle frasi che dovrebbero essere messe fuorilegge.
** Luca Enoch, Gea, uno dei primi numeri.
Ecco, vediamo se funziona così:
(Fatemi sapere nei commenti.)
giovedì, novembre 15, 2007
Padri.
Angelo che analizza un problema, gli aneddoti di MMax alle prese con i doveri sociali, l'orgoglio delle capacità sintesi e la preoccupazione per il linguaggio della prole di Marco, Uriel che salpa per nuovi lidi dove mettere in salvo la sua bambina, Mark che fa esplodere la famiglia nucleare - e dimostra come i padri di qualunque orientamento tendano ad essere un po' protettivi (commento 27, il link non va) nei confronti delle figlie, la pura gioia rosa di Eriadan.
martedì, novembre 06, 2007
Pizza fatta in casa a scelta multipla.
La ricetta viene da Pane e roba dolce delle Sorelle Simili.
La base. Impastate 500g di farina da pane, 25g di lievito di birra fresco, 250g di acqua tiepida, 50g d'olio e 10g di sale. Lavorate per una decina di minuti finché la pasta non è bella elastica. Fate un filoncino, coprite con una ciotola o con un panno umido.
Quel che ci mettete su. Tagliate a cubetti fini il contenuto di due o tre scatole di pomodori pelati e mettetelo a scolare in un colino a maglie abbastanza strette, girando ogni tanto. Potete anche usare i pezzettoni, ovviamente. Affettate due o tre mozzarelle, se le volete usare; mettetele ad asciugare su della carta da cucina (che cambierete quando è fradicia). Se mettete già da parte eventuali altri ingredienti (basilico, origano, aglio nel suo spremiaglio, capperi, olive, acciughe, tonno, cipolla) vi risparmiate del lavoro dopo.
Voglio una pizza bassa! Dopo un'oretta accendete il forno al massimo, e aspettate ancora mezz'ora di lievitazione.
Voglio una pizza alta! Dopo un'ora e mezzo (anche un'ora, vedete un po' come va la lievitazione) lavorate ancora il filoncino, riformatelo e mettetelo di nuovo sotto la ciotola o il panno per un'altra ora e mezzo o giù di lì. Accendete il forno, deve raggiungere il massimo.
La pizza, ed era anche ora. Stendete con un mattarello la pasta in una teglia unica, oppure tagliatela in forme più piccole (con queste dosi vengono tre pizze-piatto unico) e stendetela sempre con il mattarello. Cercate di lavorarla il meno possibile, o il glutine rende il tutto elastico e non finite più. Coprite con il pomodoro, lasciando dei buchi nella copertura.
Se volevate una pizza alta. Fate lievitare un'altra mezz'ora. Intanto potete lavare i piatti, no?
Infornata, parte 1. 6-7 minuti, girare, altri 6 minuti. Un minuto di meno per le tre pizze - vedete un po' voi con il vostro forno, anche.
Sono sommersa dalla pizza! La voglio surgelare! Fate raffreddare, mettete in un sacchettone, surgelate.
Voglio la mia pizza ora! Ossia Infornata, parte 2. Se volete l'aglio, spremetelo su. Se volete la mozzarella, copriteci la pizza. Se volete altri ingredienti, metteteli sulla mozzarella. Un filo d'olio ci fa sempre bene. Coraggio, è quasi finita: infornate altri 5-6 minuti, la mozzarella deve essersi sciolta. Tirate fuori, ricordatevi di spegnere il forno.
Buon appetito.
lunedì, novembre 05, 2007
I see no reason why Gunpowder Treason / Should ever be forgot.
I fuochi sono stati visti dalla finestra della cucina, e ascoltati ininterrottamente dalle cinque e mezzo alle undici di sera. Il cane dei vicini ha comunicato il proprio disappunto per il frastuono, peraltro mettendoci del suo e facendosi sentire fino a Croydon. Questa mattina sono incappata in una pubblicità di fuochi d'artificio con un Guy Fawkes con gli occhiali da sole: mi è mancata la prontezza di fotografarlo, sorry.
Continuo a pensare che festeggiare (il fallimento di) un attentato bombarolo sparando fuochi d'artificio sia splendido.
Che nella traduzione italiana di Harry Potter la fenice Fawkes sia diventata Fanny "perché i bambini non capiscono" sarebbe triste, invece, se la ricaduta goliardica non fosse anche migliore.