Non ho il tempo di non contraddirmi.

Tutto bene. A parte che non so se riuscirò mai a passare, son presa fin sopra i capelli dai compiti e ci sarebbero anche gli articoli di game theory, diamine, accidenti, aiuto e tutto questo genere di cose. Ah: e il prossimo italiano-lagna (ah ma il cibo è così grasso, ah ma il tempo è così freddo, ah ma come fai a prendere il treno tutte le mattine, ah ma è tutto così caro - quest'ultima da dirsi mentre si sta pranzando nel bar più fighetto del campus raccontando del proprio appartamentino in zona 2) si piglia una rispostaccia. E questa mi rendo conto che è una lagna, e quindi dovrei darmi una rispostaccia e star zitta, ma questo è il mio blog, casetta mia, ci giro in calzoni a zampa color verde grillo (e golfone beige che starebbe bene a Daria Morgendorffer) e mi contraddico quanto mi pare. La gente è sempre piacevole, il cibo sempre ottimo, il tempo è diventato di ghiaccio - ma bello; sono anche uscita qualche sera, ora torno a studiare. Che sto detestando ogni riga di quel cazzo di programma che non viene, e ogni equilibrio di Nash che si rifiuta di farsi domare (ma si può, nessun problema ad afferrare le knowledge partition e poi non riuscire a calcolare un cazzo di equilibrio in strategie pure); e sto godendomi ogni istante.