mercoledì, maggio 03, 2006

Casa.

Dalle finestre enormi entra tanta luce. Lo so, la pagherò con un inverno buio e pieno di spifferi: ma intanto è bellissimo essere svegliati dal sole e non accendere una lampadina prima delle sette e mezzo di sera. Ho visto almeno sei tipi di uccelli diversi, dieci con quelli del lago del parco qui vicino, senza sforzarmi. Una volpe lungo la ferrovia. Scoiattoli, più di quanti ne possa contare. Nel parco ci sono anche i dinosauri vittoriani. Per un'amante dei rettili come la qui presente scribacchina è una delizia. Qui tutti si lamentano dei treni. Probabilmente è giusto incavolarsi se salta un treno alle nove di sera di domenica. Anche se ce n'era uno mezz'ora prima e uno mezz'ora dopo, e per alcune destinazioni coperte da quel tragitto ce n'erano un quarto d'ora prima e dopo. O se c'è un ritardo di sei minuti, il Primo Maggio (di nuovo, su un tragitto con una frequenza di un treno ogni mezz'ora, ogni quarto d'ora se si conta la destinazione finale, fino a mezzanotte, poi ci sono i Nightbus tutta notte: e questo è l'orario festivo). Io non riesco a non pensare alla Milano-Vercelli, ecco. A proposito di Nightbus: la Rowling ha meno fantasia di quanto credessi, ma molto più senso dell'umorismo di quanto pensassi umanamente immaginabile. Per aprire il conto in banca servono le bollette a tuo nome. E nessuno pare essere in grado a scrivere il mio nome e cognome giusto alla prima volta. Né in Italia, né qui. Dovremmo farcela con il canone della televisione, se non arrivano prima le fatture di telefono e acqua con i nomi corretti (ah, per inciso: le poste paiono di un'efficienza commovente). Comunque l'affitto è stato pagato e i conti pure. Il supermercato non costa sicuramente più che a Milano, e ha cosette di buona qualità. Sono già state individuate due fumetterie, una a Croydon e una davanti al British Museum. L'ho già detto che si mangia bene? Ribadisco: si mangia bene. L'IKEA pare uguale ovunque. Ma a Croydon è enorme. E ci si arriva in tram. (Rientrare a casa con uno zaino, due borse e una cassa piena di roba è quantomeno interessante. Ma più che fattibile.) Abbiamo piatti, bicchieri, pentole, un wok, una cucina con tavolo e forno a microonde, una camera completa. Mancano le posate (abbiamo quelle prestate da Lady Tottington), i coltelli che tagliano, una pentolona da brodo, una pentolina da uova sode e un paio di padelle; nonché l'arredamento della sala, che al momento è un ripostiglio. E l'adattatore per mettere su una doccia nella vasca da bagno. Sto quasi abituandomi ai due rubinetti. Quasi. Si studia bene. Si può andare a fare una gita a Londra quando ti pare. E godendo anche di qualche veduta notevole dal treno.

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