giovedì, giugno 09, 2005

Sarà un mese lungo.

Un'ora e mezza di coda per prendere un modulo e sapere quanto devo pagare di tasse. Ho sognato di dovermi laureare in letteratura svizzero-tedesca con una tesi su Peter Bichsel*; e avevo perso tempo facendo un viaggio in un paesino di montagna al confine tra Belgio e Austria nella cui riproduzione a grandezza naturale di Central Park avrei voluto fare quattro passi (cioé: avrei voluto attravaersarlo tutto, 10km all'andata, 10 al ritorno) ma il tempo non bastava perché ero andata negli altri paesini vicini che erano ugualiuguali a Prato allo Stelvio, ma il fiancé mi rassicurava dicendo che avevo camminato abbastanza da non avere cali di zuccheri** e non mi sarei dovuta preoccupare, ma mi svegliavo a metà della notte e non avevo ancora letto tutto il libro che sarebbe stato l'argomento della mia tesi, e non sapevo più nulla di tedesco tranne la frase "Sehr geeherter Herr Bichsel" con cui avrei dovuto iniziare la mia lettera per chiedere a Bichsel il permesso di scrivere di lui. In tutto questo, quel maledetto prodotto cap che devo dimostrare ben definito. E non ho il titolo. Il titolo esatto, intendo. * Se il prossimo libro di Bichsel per i tipi di Marcos y Marcos esce con una copertina gialla, io l'ho sognato. ** La mia cartella clinica e perché questa frase ha in realtà senso, un'altra volta.

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