sabato, giugno 04, 2005

Perché val la pena di far matematica/5.

Delio delizia ancora con un post tecnico. E descrive con notevole precisione un punto di vista che troppo spesso è taciuto nella rappresentazione più divulgativa della matematica: il problema è che una tentazione frequente dei matematici astratti è di fare un passo oltre: se imponendo certe condizioni alcuni conti funzionano e si possono dire cose interessanti (esistenza e unicità della soluzione, per esempio) su un sistema costruito assolutamente a tavolino, allora quel sistema vale la pena di essere studiato, a prescindere dalle concrete applicazioni: prima o poi verrà fuori a qualche fisico o ingegnere a tirarlo fuori, e tanto di guadagnato se c’è una teoria già pronta. Nel minimo della qui presente scribacchina, oggi: l'Ineffabile Relatore se ne è uscito con qualcosa che suonava come "Nell'articolo, poi, ci sono gli esempi. Ma sono lì per [viso sconsolato] gli economisti. Sai, loro li vogliono. Ma tu pensa [sorriso di bambino in pasticceria] ai teoremi." La mia zucca chioserebbe con una parafrasi da EelST: Siamo una banda di algebristi al soldo dell'uomo del teorema stasera ad esempio dimostriamo e voi...

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