giovedì, settembre 04, 2008

Porcellini e Padrino parte II.

Poi ti chiedono se un blog serve a qualcosa, oltre al piacere di averlo e chiacchierare con la gente. Oggi abbiamo avuto la prova che un blog può servire a mangiare bene, oh, quanto bene - e quanto, come dei porcellini.

Grazie al commento di Daniele due post più sotto abbiamo pranzato con del soul food strepitoso (incluso un pollo fritto leggendario) e cenato con un barbecue coreano da favola (avanzando una bella quantità di pappa - porzioni americane!). Grazie a Elena/comidademama abbiamo fatto una gustosissima merenda dal Laboratorio del Gelato (per me, 1.cioccolato e peperoncino thai e 2. miele e lavanda - il primo buono, il secondo meraviglioso).

La visita della giornata è stata Ellis Island, con il museo dell'immigrazione. Dati che non mi aspettavo (il traffico di schiavi dall'Africa era diretto solo in minima parte verso gli Stati Uniti), documenti e testimonianze interessanti e coinvolgenti, dettagli agghiaccianti (le brandine su cui gli immigrati fermati dormivano stipati, la quantità di stanze per la quarantena dei malati di morbillo) e non (riuscivano anche a fare del cibo kosher).

Sul ferry per Ellis Island, la situazione mediorientale: due famiglie ortodosse con identica composizione (padre, madre, quattro figlie, un figlio e un neonato) che giocavano accanto e sorridevano per i bambini gli uni degli altri. Una famiglia era ebrea e una musulmana, ovviamente.

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