sabato, maggio 17, 2008

Di diversi negri, e di "l'avevo detto".

Qualche tempo prima delle elezioni, qualcuno faceva notare come le magnifiche sorti e progressive del Partito della Sinistra (pardon, Riformista) non prevedessero grandi spazi per i cittadini attratti da persone del loro stesso sesso.

A questi dubbi alcuni ribattevano, con tono alquanto piccato, che i diritti dei gay erano roba frivola, pensate piuttosto ai migranti (e votate compatti il Partito).

Le obiezioni che facevano presente come la mancanza di sensibilità verso una minoranza dai diritti minacciati raramente si accompagna a un surplus di attenzioni verso un'altra minoranza, a mo' di quanto esposto nella nota poesia del Pastore Niemöller, sembravano cadere nel vuoto.

Poi uno vede questo. E, ovviamente, non riesce nemmeno a rallegrarsi di non averli votati, o di averlo previsto.

A margine: poi uno legge gente "di destra" (o comunque "non di sinistra"), e medita su come la decenza sia una categoria estremamente trasversale.

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