lunedì, giugno 04, 2007

A futura memoria della mia lascivia culinaria.

Giusto perché il mio motto potrebbe essere "Nel dubbio, mangia bene", ieri sera siamo andati al ristorante bello della zona con i suoceri. Senza battere ciglio - ma godendomi scrupolosamente fino all'ultimo pezzettino di menta fresca - mi sono spazzolata:

  • Baby Spinach & Broad Bean Salad with crispy pancetta & poached quail eggs
  • Confit of Duck Leg with hispi cabbage, pomegranate & parsnip puree*
  • Crushed New Potatoes** with mint
  • Basket of Assorted Bread*** with olive oil and butter
  • Chocolate Nemesis**** with clotted cream ice cream

* Il cavolo era appena scottato, ancora croccante, e tagliato a striscioline abbastanza fini da prendere su il sughetto in cui si mescolavano il succo di melagrana e il grasso residuo della coscia e sottocoscia di anatra dalla pelle croccante.
** Jersey Royal, per la precisione. La varietà delle patate in questi lidi è uno spettacolo.
*** Appena sfornato. Bianco - farina tipo 2, a occhio - e nero alle noci, favoloso.
**** Una megamousse di cioccolato amaro. Con tre spicchi di mandarino - spelati - accanto.

E non ho preso il piatto di formaggi misti solo perché il cognato non ha colto i miei inviti a smezzarcene uno.

(No, questo post non ha molto senso o utilità. Serve giusto per segnalare un buon ristorante - che sta in una zona di Londra dove passano solo i residenti, ma transeat. E dare il mio contributo a confutare il mito "in Inghilterra si mangia male". E tenere viva la fama del mio lato da pitonessa, ovviamente.)

(Ah, per inciso: tra un mese il marito e io vorremo festeggiare un anno di matrimonio. Oh frequentatori di questo blog, cuochi e buongustai viaggiatori, suggerimenti su un ristorante adatto a tanta occasione qui a Londra? Ogni cucina va bene, tranne greca e turca - io sono pesantissimamente intollerante ai cetrioli. Quanto al budget: non folle. Ma, come avrete intuito, ci piace mangiare bene.)

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