Un giochino, e un link.
Ogni tanto penso che gli scrittori si possano classificare in base alla compassione che provano per le proprie creature di carta e inchiostro. Tolstoj è uno spietato che cerca di essere compassionevole, ad esempio. Shakespeare, un compassionevole narratore di racconti spietati. Agatha Christie prova compassione per gli eroi ed è spietata con le comparse - da quando me ne sono accorta non riesco più a leggerla. E così via. Poi ci sono quelli che amano spietatamente tutti, dal proprio alter ego alle comparse senza volto: come Garry B. Trudeau.
(Mi ha fatto quasi piangere, diamine. E continuavo a rileggerla. E a ondeggiare sull'orlo delle lacrime.)