martedì, ottobre 18, 2005

L'importanza del contesto.

(Una risposta più ragionata a Violetta, ma non solo.) Ho votato Scalfarotto, e non sono minimamente pentita. L'ho votato avendo bene in mente di votare alle primarie della coalizione di sinistra. Ripeto: le primarie (non l'elezione in cui si decide la composizione del Parlamento) della coalizione (ci contiamo, e intanto misuriamo il valore delle posizioni interne - a proposito, qualcuno ha visto il precedentemente onnipresente Pecoraro Scanio?) di sinistra (vedete Berlusconi-da-battere, tra i candidati? io no). Ho votato Scalfarotto facendo due conti su quale candidato sentivo più vicino al rappresentarmi. Mai pensato che arrivasse a vincere; pensavo che sarebbe stato votato da una percentuale decisamente più alta, ma perché pensavo (e non ero sola, mi pare) che il numero totale di votanti sarebbe stato decisamente più basso. Ho pensato male (ma francamente, meglio così - su questo un altro post). Quanto alla questione dell'essere di nicchia, non ci vedo nulla di bene o di male. E sono molto più di nicchia per altre e molto più fighe e fighette cose - ad esempio, sapere cos'è un gruppo di coomologia, o leggere (saltuariamente) Riforma. A proposito delle politiche, un altro post.

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