venerdì, ottobre 03, 2008

Well, I'm back.

Grazie a tutti i commentatori del post precedente.

Con i dottori di solito mi trovo bene. Io mi adatto a stare in qualunque stanza (mi sono fatta le camerate da otto con il riscaldamento rotto*, io, pfui!), dò loro tanti dati, e loro sono felici. In alcuni casi mi mandano a casa dopo nemmeno ventiquattr'ore invece che dopo tre giorni.

Comunque: sono riusciti a trovarmi un letto anche se non c'era posto - e tanto basti per descrivere quanto gli infermieri siano premurosi; la pulizia mi è sembrata ottima e condita dagli onnipresenti disinfettanti per le mani; il cibo era pessimo quanto in qualunque ospedale (meglio del S.Raffaele, però, che tra tanti pregi non ho certo quello della cucina); la privacy rispettatissima (persino in una stanza da quattro i letti sono separati dalle tende); l'elasticità mentale abbondante (vedi la dimissione anticipata). Il dottore con cui ho parlato era cortese - di più non saprei dire di un dottore che ho visto una sola volta e mi ha fatto le solite domande di routine.

I risultati tra qualche settimana.

(E intanto sono riuscita a cambiare il dottore di cui nel post precedente. Evviva.)

* Il racconto del Natale più surreale della mia vita un'altra volta. Solo tre ingredienti: cocacola, aspirina, sciure milanesi.

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