lunedì, maggio 16, 2005

I Grandi Piani della Storia dell'Opera/2.

Ingredienti. 1 Eroe, almeno teoricamente. Capitato per sbaglio in terra straniera. Bello, percarità: e lo sa. Tanto benintenzionato, anche se con scarsa attitudine al pensiero astratto in proprio. Tenore. 1 Spalla, almeno teoricamente. Indigeno della terra straniera. Un uomo, ma con le piume; di mestiere acchiappa uccelli. (Dài, non pensate male.) È entrato in scena cantando "Io son l'uccellatore" e dopo due secondi muovevi il capino a tempo della musica. Basso-baritono. 1 Mito del Buon Selvaggio. Lo conoscete tutti, direi che è inutile presentarvelo. Il fesso: Dimmi, mio allegro amico [ndrdm: l'ha incontrato or ora per la prima volta], chi sei? Il piumato: Domanda scema, un uomo come te! E se ti chiedessi chi sei tu? Il fesso: Ti risponderei che sono di sangue nobile. Mio padre regna su molte terre e molti uomini [ce la tiriamo un po', eh?]. Quindi mi chiamano [attimo di sospensione] Principe [ammazza che originalità]. Il piumato: Terre? Uomini? Principe? Dici che oltre queste montagne ci sono ancora terre e uomini? Mito del Buon Selvaggio: [gongola]. Il fesso: Molte migliaia! Il piumato: Ah! Ci potrei fare una bella speculazione con i miei uccellini... Mito del Buon Selvaggio: [cade a terra rompendosi fragorosamente]. Postilla inutile, tanto so che lo sapevate. L'opera (o più precisamente il Singspiel) si chiama Die Zauberflöte (o Il Flauto Magico), ed è stata musicata da nientepopodimeno che Wolfgang Amadeus Mozart e scritta dal suo amico (e fratello massone) Emmanuel Schikaneder. E il fesso e il piumato si chiamano rispettivamente Tamino e Papageno.

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