L'Augusta Genitrice mi ha chiamato dalla sua vacanza parigina per sapere come è andato Torchwood.
Ah, già: come è andata. Puntata Gwen-e-fidanzato-centrica, con il grosso alieno torturato dai perfidi umani, piacevolmente tesa: i lamenti del mostro morente mettevano i brividi, agli effetti sonori hanno gente notevole - al green screen tagliano un po' più corto, ma amen, gli attori son bravi e compensano. Non mancano quelle due lacrimucce appena trattenute (cfr. stiff upper lip) sulla Solitudine Che Attanaglia I Nostri Eroi. Gwen sta diventando proprio un bel personaggino - c'è voluta una stagione, ma ora la ragazza ha i suoi perché (qui si continua a preferire il resto del cast, perché siamo cresciuti a pane e Susan Calvin). Sul lato costumi: voglio il panciotto con orologio di Jack. Lo voglio. Lo Ianto-watching segnala applausi quando il nostro preferito mena i cattivi ma ha la cravatta sempre a posto, che è come avere il meglio di Batman e il meglio di Bruce Wayne ma sottotono, gallese e bisessuale.
Alla prossima: il Passato Di Jack! Con un fratellino biondoboccoluto e tanti sensi di colpa in omaggio.